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Songtexte: Francesco Guccini. Folk Beat N. 1. Il 3 Dicembre Del '39.


Il tre dicembre del trentanove a stare al mondo volli provar:
mio padre uomo ligio al partito nome Benito mi volle dar.
Mia madre, santa donna di Dio, aggiunse un Pio per contentar
uno zio prete che per commosso ringraziamento mi battezzo...

Appena giunto su questa terra ci fu la guerra e il genitor
che fu dei primi ad andar via dall'Albania mai piu torno:
mia madre allora cerco lo zio per dirgli "Pio, che mangera?"
Egli rispose di aver pazienza; "La Provvidenza, vi aiutera..."

La provvidenza ci ha poi aiutati con i soldati della Wermacht,
poi dopo l'8 seguii gli eventi, e fui parente dello zio Sam:
mia madre, donna di gran pieta, cerco in politica verginita...
sulla sua porta ci scrisse "Mary", scordai la lupa, mi chiamai Jack...

Quarantacinque, fini la guerra, ma in questa terra pace non c'e,
il parabellum fanno cantare per festeggiare la liberta :
mia madre allora che fiuto l'aria fu proletaria e si sposo
un pezzo grosso del C.L.N. e io divenni "Benski-Stalin"...

I giorni passano, i tempi cambiano, i fronti cadono, la piazza calmasi,
restaurazione, televisione, boom economico, seicento Fiat...
Mia madre, donna di grande amore, senti nel cuore l'error di un di:
fu clericale, democristiana, e nella lana fede trovo...

Ora ho una fabbrica, solo un affanno: un miliardo all'anno appena mi da!
Io son per la D.C., ma di sinistra e socialista diventero...
Mia madre donna ormai d'eta mori in odore di santita...
Io chiesa, nobili e terzo stato sempre ho fregato solo per me...