. Questo caldo movimento della sabbia tra le mani questo bere dalla luna, per svegliarsi piu lontani. E ora accendono le luci si prepara la bandiera ed il centro d
Io vengo da un paese di sabbia di finta rabbia di stelle svestite, quasi appassite. Io vengo da un paese di ombre e di gommoni di acque salmastre, di
Chi le fa quelle mani aggrappate agli onori chi le fa quelle donne di cuori con le braghecalate, con i culi di fuori nelle immagini senza colori chi ha
Voi anime piene d?aspirazioni, ascoltate la storia dell?ignoto che giace qui, senza lapide a segnarne il luogo. Voi anime impietrite, visi insanguinati
? mortu ?on si mova? vi resta ?e provara cu ?a prova d?o nova: mettitimi i mani ?nte cosci ?e Cesira, faciti ballara li minni d?Elvira, facitimi u tuccu
versarono da bere E fu agli ultimi rintocchi che sfiorai la sua pelle e si schiusero improvvisi tutti i rami delle stelle la sua voce d?orizzonte si
E? tornato, nessuno lo vedra cambiato neanche il padre, che gli domanda com?e stato ma il fiato, gli nasce dentro gia spezzato ciao Milano, la salutava
Venga pure questa notte che mi sporca di paura e che insieme al vento caldo che mi porti la figura di quell?uomo che ha sorriso e ha vissuto la sorpresa
, ombroso, guai a chiamarlo Poeta E? come una cometa che annuncia un mondo nuovo, e assolutamente inutile, e un fallito e il servo di un partito, e fatto d
o forse si nasconde cercando un improbabile cercando un improbabile contegno Sospesa tra la vita e l?infinito la via sul porticciolo con gesto noncurante scioglie i capelli d
L?avvocato si capisce che e avvocato dallo sguardo troppo fino dal colletto inamidato, dalla stilo nel taschino che racconta quando ha preso la difesa
Il Capitano mi chiamo dal letto cerco a tentoni il guanto ?Prendi questi gradi? disse ?che do a te il comando? ?Comando di che cosa qui siamo io e lei